Amare lo studio
Margherita Hack avrebbe voluto vivere altri 10mila anniper scoprire cos’è la materia oscura, arrivare al primo istante del big bang e vedere “tutte le conseguenze meravigliose della mappatura del Dna”.
Essere combattive
Non si è mai sentita penalizzata dall’essere donna, anche se questo non le ha impedito di essere vicina alle lotte per i diritti e per la parità. “Bisogna essere combattive, non timide” diceva spesso. “Chi ha meno diritti si deve battere per averli e non aspettare che piovano dall’alto”.
Non preoccuparsi se i voti scolastici non sono eccellenti
A 26 anni ha conseguito la laurea in fisica con 101/110.
Dopo un breve impiego in un’industria di ottica, ha iniziato a insegnare astronomia all’Università di Firenze come associata. A 32 anni diventava docente di ruolo e cominciava a collaborare con varie università straniere tra cui Berkeley, in California, dove ha scritto “Stellar spettroscopy”, considerato ancora oggi un testo fondamentale. A 42 anni è stata la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico.
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