mercoledì 15 giugno 2011

La Fenice in Indonesia, articolo ANSA

ANSA/ MUSICA: 
 (see below for English version)


LA FENICE IN INDONESIA, LA GIOIA IN UN VIOLINO 
SARA MICHIELETTO VI HA TRASCORSO MESI CON BAMBINI SVANTAGGIATI 
galleria fotografica

(di Maurizio Salvi)

NEW DELHI, 13 GIUGNO 2011
Per esaltare l'importante dimensione sociale della musica, spesso trascurata, il Teatro La Fenice di Venezia ha incoraggiato uno dei suoi violinisti di primo piano, Sara Michieletto, a trascorrere alcuni mesi in Indonesia per sviluppare un programma volto a favorire la promozione della musica classica e ad offrirne una gioiosa fruizione a bambini e ragazzi svantaggiati.


   Il programma, 'The Strains of Violin in South East Asia 2010-2011', è appena terminato ed ha ricalcato una simile iniziativa svolta con successo due anni fa dalla stessa primo violino a Chennai, nello Stato meridionale indiano di Tamil Nadu.


Conversando con l'ANSA, la Michieletto ha indicato di aver operato in tre località (Giakarta, Jogyakarta e Surabaya) dove ha organizzato nove concerti e due spettacoli, di cui uno per la Radio Republik Indonesia trasmesso in diretta radio-tv, numerose lezioni di introduzione alla musica e masterclass.
"Ma il trasporto più grande - ha confessato - è stato nell'organizzazione dei 23 incontri con circa 100 bambini e ragazzi che vivono in situazioni svantaggiate (bambini di strada, orfani o abitanti di baraccopoli), a cui mi sono avvicinata grazie ad associazioni locali e italiane", come la Croce Rossa Italiana e la Comunità di Sant'Egidio.
In particolare, ha aggiunto, "15 ragazzi dell'orfanotrofio Pondok Taruna hanno beneficiato di un corso di circa 70 ore sulla consapevolezza emotiva attraverso la musica ed il teatro, esibendosi in due spettacoli ufficiali da loro ideati e realizzati".
   Raggiante perché in attesa del suo secondo figlio, Michieletto elogia l'Indonesia ad i suoi abitanti: "Sono rimasta colpita dal potenziale musicale di questo paese. Ovunque sono andata (scuole poverissime o ricche, orfanotrofi, baraccopoli o prestigiosi istituti musicali) ho trovato una speciale sensibilità per il canto e grande entusiasmo per ogni forma di musicà.
   Un esempio? "Quando ho suonato all'Università delle Arti di Jogyakarta ho inserito un brano di musica contemporanea di Nildo Sanvido, come sempre faccio per far conoscere i diversi modi per esplorare le potenzialità del violino. Pensavo - ha proseguito- che il pubblico avrebbe sbadigliato in attesa del più noto Adagio di Albinoni che avrei offerto successivamente". "Ed invece - ha assicurato - il pezzo è piaciuto moltissimo ed è stato accolto addirittura con gridolini da concerto pop!
Incredibile, erano più preparati di molto pubblico italiano!".
   Questo capitolo del progetto indonesiano si è concluso e Sara Michieletto è tornata a Venezia per esibirsi con la Fenice. Ed il futuro? "Ho scoperto - dice - che nonostante tanti potenziali talenti, non esistono in Indonesia serie istituzioni concertistiche, né scuole di musica di livello, né sbocchi professionali per chi volesse fare il musicista non commerciale. Il prossimo hanno - ha concluso - potrei vedere se é possibile lavorare per colmare queste lacune". (ANSA).


http://www.lunico.eu/2011061348184/spettacolo/musica-la-fenice-in-indonesia-la-gioia-del-violino.html





ANSA/ MUSIC: LA FENICE IN INDONESIA, THE JOY IN A VIOLIN.
SARA MICHIELETTO HAS SPENT SEVERAL MONTHS IN INDONESIA WORKING WITH UNDERPRIVILEGED CHILDREN 
    (by Maurizio Salvi)

   (ANSA) - NEW DELHI, 13 JUNE – To underscore the oft-neglected but significant social dimension of music, the Venice Opera House Teatro La Fenice encouraged one of its top violinists, Sara Michieletto, to spend some months in Indonesia developing a programme directed at fostering the promotion of classical music and offering a joyous approach to it to disadvantaged children and young people. 


The programme, entitled 'The Strains of Violin in South East Asia 2010-2011', has just come to an end and it followed the broad outline of a similar initiative which Sara successfully directed two years ago in Chennai, in the southern Indian state of Tamil Nadu.    In an interview with ANSA, Michieletto told us that she worked in three different locations (Jakarta, Yogyakarta and Surabaya), where she organized nine concerts and two shows, one of which for Radio Republik Indonesia, broadcast live on radio and TV, in addition to numerous ‘Introduction to Music’ lessons and master classes.  


"But the greatest thrill”, she admitted, “came from organizing 23 meetings with about 100 underprivileged children and young people (street children, orphans and slum dwellers), whom I managed to meet thanks to local associations and Italian NGOs, such as the Italian Red Cross and the “Comunità di Sant'Egidio”.   
 In one case”, she added, "15 young people from the Pondok Taruna orphanage were given a course about 70 hours long on achieving emotional awareness through music and theatre, after which they performed two official shows which they designed and produced themselves”.  


Glowing with happiness as she expects her second child, Michieletto is full of praise for Indonesia and its inhabitants. “I was struck by the musical potential of this country. Wherever I went (extremely poor schools or rich ones, orphanages, shanty towns or prestigious music academies), I found people with an innate sense of song and great enthusiasm for all musical forms”. 
An example?  "When I played at the Yogyakarta Arts University, I included a piece of contemporary music by Nildo Sanvido, as I always do, to illustrate different ways of exploring the potential of the violin.  I thought” she went on, “that the audience would have yawned away while waiting for the better-known Adagio by Albinoni that I was going to play later. But to my surprise, the audience really loved the piece, and it was greeted with little screams as if we were at a rock concert!  It was amazing!  They were more receptive than many Italian audiences!"


   This part of the Indonesian project has now come to an end and Sara Michieletto has returned to her performances in Venice with la Fenice. And for the future? "I found out”, she answered, “that despite so much potential musical talent, there are no good concert organizations or top-quality music schools in Indonesia, nor are there career opportunities for anyone wanting to be anything other than a commercial musician. Next year” she added, “I might see if anything can be done to fill this gap”. (ANSA).

(Translation of Italian press release by Lorraine Buckley)




Nessun commento:

Posta un commento